HARDWARE RICICLATO

Anche se sembra tortuoso, ma questo progetto nasce dalla passione per l'ambiente.

Dopo aver collaborato con tante associazioni, aver dato alla mia vita quotidiana il più possibile ridotto impatto ambientale, volevo fare qualcosa di più concreto e per il quale potessi vedere degli effetti nell'immediato.

Per questo ho iniziato a riutilizzare PC e dispositivi elettronici più e più volte, dando loro una vita più lunga. Ho combattuto contro le grandi aziende e la loro "obsolescenza programmata" fino a che il lockdown non mi ha messo di fronte ad una nuova necessità: tante famiglie (ragazzi e adulti) isolate perché senza dispositivi elettronici, ma chiuse in casa.

Per questo il mio piccolo laboratorio di casa è diventato una base operativa dove aggiustare computer vecchi, che mi venivano donati da chicchessia, per dar loro una nuova vita e poi donarli a chi ne avesse bisogno.

Questo piccolo progetto casalingo si è allargato grazie a due associazioni di cui facevo parte e che si sono unite in questo progetto: Informatici Senza frontiere (ISF) e Nuova Acropoli. La prima si occupa di informatica e di alfabetizzazione informatica e la seconda si occupa di volontariato e di insegnamento della "filosofia attiva". Ognuna, con la propria parte, rende possibile un progetto che non solo salva i PC e gli dà una nuova vita contribuendo a ridurre un rifiuto in discarica, non solo li dona a chi ne ha bisogno, ma anche e soprattutto utilizza questa attività per formare giovani o meno giovani disposti a mettersi in gioco.

Nel nostro laboratorio di Roma, chi sa fare fa e gli altri aiutano e imparano e tutti insieme contribuiscono ad aiutare qualcuno in difficoltà.

Il progetto è in divenire costante, abbiamo tanti sogni e tante idee. Senza le due colonne che lo sorreggono (ISF e Nuova Acropoli) non sarebbe possibile fare tutto questo, ma tanto si può fare grazie all'entusiasmo e alla voglia di imparare delle persone che lo popolano. Se volete venirci a trovare: siamo gli "St01ci Digit@li".